con Davide Assael (filosofo)
introduzione musicale a cura di Francesca Piccolo, Nicolas Gioso
L’ebraismo viene spesso raccontato come religione tradizionalista con un legame rigido con la propria origine. Niente di più smentito dalla stessa Torah, il libro fondativo dell’identità dei figli di Israele. Basta ragionare sulla lingua ebraica per notare come, ancora oggi, progredire si dica lehitkadem, che conserva in sé la parola kedem, oriente, origine per eccellenza perché luogo dove sorge il sole. Ogni movimento progressivo coincide, dunque, con un tornare indietro, perfetta metafora psicoanalitica in cui ci si può emancipare solo elaborando il nostro passato. Significati che ritroviamo invariati quando, siamo in Genesi 12, 1, Dio si rivolge ad Abramo intimandogli di lasciare “la tua terra, la tua famiglia, la casa di tuo padre per dirigersi verso il luogo che ti indicherò”. L’espressione ebraica è Lech Lechà, che significa contemporaneamente “Vai via” e “Vai verso te stesso”.
Si ringrazia: Farmacia Tre Colombine, SBP Bozza & Cervellin
